“VOCE ALLE DONNE”, AL FESTIVAL DEI DUE MONDI
A Spoleto dal 24 giugno al 10 luglio, per un calendario di eventi ricco di artiste
La 65ma edizione del Festival due Mondi ha un calendario ricco di eventi. L’evento, in scena a Spoleto dal 24 giugno al 10 luglio, si intreccia tra musica, danza, teatro, mostre e progetti speciali.
Lo ha annunciato, al Teatro nuovo Gian Carlo Menotti, la direttrice artistica Monique Veaute, al suo secondo anno di direzione. "Al centro ci sarà la musica dei due Mondi, con un programma molto legato alla creazione americana, alla voce delle donne e ai nuovi modi di raccontarla" ha detto Veaute, confermando la vocazione multidisciplinare e internazionale di un festival che prevede nel suo palinsesto oltre 60 spettacoli in 17 giorni, tutti in prima italiana e per alcuni assoluta, con oltre 500 artisti di 30 compagnie da 36 Paesi. Mettendo al centro del Festival, "la voce delle donne", il cartellone musicale che prevede artiste come Angelique Kidjo, Mariza e Dianne Reeves. La programmazione musicale, "guarda alla relazione tra le due sponde dell’oceano, legame di cui da sempre Gian Carlo Menotti è stato promotore" ha aggiunto la direttrice artistica.
Questa edizione, vede la presenza della Budapest Festival Orchestra accompagnata dal direttore principale Ivan Fischer (che inaugurerà il festival) e l’orchestra dell’accademia nazionale di Santa Cecilia con Antonio Pappano. Per sottolineare lo spessore internazionale del festival, in calendario c’è anche Barbara Hannigan, soprano e direttrice d’orchestra la cui voce è fra le più originali e richieste della scena lirica contemporanea, con 4 concerti. La manifestazione include anche jazz ed elettronica, barocco e contemporanea, dalla rassegna americana dell’ensemble Sentieri selvaggi alla performance di Tovel, tra sculture di pianoforti preparati ed elaborazione elettronica.
Per dare maggiore enfasi alle note femminili del Festival, arriveranno a Spoleto le coreografe Germaine Acogny, fondatrice dell’́Ecole des Sables, Blanca Li, Anne Teresa De Keersmaeker e la regista Jeanne Candel, che presenta per la prima volta in Italia una nuova esperienza di teatro musicale ideata con Samuel Achache. A cinque anni dalla scomparsa, il Festival rende inoltre omaggio a Trisha Brown, icona della danza contemporanea. Appartengono invece alla nuova generazione di coreografe e coreografi Alexander Vantournhout, Ayelen Parolin, Luz Arcas con la sua compagnia La Phármaco e Yoann Bourgeois. La sezione Teatro porta infine a Spoleto il regista tedesco Thomas Ostermeier e presenta in anteprima gli ultimi lavori di drammaturghi italiani quali Fabio Cherstich ("L’appuntamento ossia la storia di un cazzo ebreo"), Leonardo Lidi ("Il gabbiano"), Davide Enia ("Italia-Brasile 3 a 2 Il ritorno") e del duo Antonio Rezza - Flavia Mastrella ("Porte").
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