“GIUSTIZIA È FATTA PER MARCO”
Confermate in quinta sezione di Cassazione le condanne alla famiglia Ciontoli, nessuno escluso
La sentenza che in tanti attendevano è finalmente giunta. La quinta sezione della Cassazione ha confermato le condanne ai componenti della famiglia Ciontoli per l’omicidio del giovane Marco Vannini. Antonio Ciontoli è chiamato a scontare 14 anni di detenzione, che scendono a 9 anni e 4 mesi per la moglie, Maria Pezzillo, e i figli Martina, fidanzata della vittima, e Federico. Già lo scorso 30 settembre Ciontoli era stato condannato per omicidio con dolo eventuale - mentre i restanti membri del nucleo familiare erano stati tacciati di concorso anomalo – con sentenza d’appello bis.
Ricordiamo che il giovane perse la vita nella notte tra il 17 e il 18 maggio di quasi sei anni fa proprio nell’abitazione dei Ciontoli, i quali hanno sempre fornito dichiarazioni confuse e contraddittorie circa la dinamica di quello che loro hanno sempre definito un semplice incidente domestico. Alla lettura della sentenza, parenti e conoscenti della famiglia Vannini si sono abbandonati ad un applauso liberatorio. "Ci siamo battuti per 6 anni, la paura c’è sempre ma ci abbiamo creduto fino alla fine. Ora giustizia è fatta" queste le dichiarazioni a caldo di Marina, madre di Marco. Le ha fatto eco il coniuge Valerio, che ha commentato: "Sono contento che finalmente è stata fatta giustizia per Marco. Gli avevamo promesso un mazzo di fiori se fosse stata fatta giustizia e domani è la prima cosa che farò".
Intanto, l’avvocato dei Ciontoli, Gian Domenico Caiazza, ha fatto sapere che la famiglia si sarebbe presto riunita in carcere. "Sono attonito, non riesco a comprendere come sia possibile che sia stata confermata una sentenza così errata - ha fatto sapere il difensore - in particolare per i familiari di Antonio Ciontoli".
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