AMICI A 4 ZAMPE

La dieta BARF per in nostri amici a 4 zampe

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L’acronimo BARF sta per Biologically Appropriated Right Feed ,ovvero un sistema corretto di alimentazione rispetto alle peculiarità nutrizionali del cane e del gatto, ciò che mangerebbero in natura se andassero a caccia. Uno stile di vita per i nostri animali domestici abbastanza difficile da realizzare, che divide e anima accese discussioni tra alimentaristi e veterinari. Analizziamo i pro e i contro e cerchiamo di fare chiarezza.

La tendenza ad alimentare i nostri amici a quattro zampe con cibi crudi è iniziata verso il 1990. I proprietari di gatti e cani che propendono per questa dieta, considerandola un sano ritorno alle origini, sperano di risolvere malattie gastrointestinali croniche ed allergie cutanee, che derivano da un’ipersensibilità ad alcune proteine contenute nell’alimentazione commerciale. L’alimento fondamentale sarebbe la carne somministrata cruda, ricca di proteine di alto valore biologico e di aminoacidi essenziali, integrata con ossa, vegetali e uova, È, secondo alcuni, con vitamine e minerali, nonostante siano banditi tutti gli ingredienti considerati artificiali o dannosi come i cereali.

Teniamo sempre presente che la carne cruda può avere una carica batterica nociva per i nostri animali, ma anche per noi.

In natura il predatore si alimenterebbe mangiando l’intera preda , che essendo probabilmente erbivora, apporterà al predatore un mix di sostanze vegetali ricche di fibre , minerali, vitamine e carboidrati attraverso il contenuto del suo intestino. Per riprodurre in casa questo aspetto dell’alimentazione naturale bisognerebbe preparare dei frullati vegetali a base di frutta, ortaggi ed erbe aromatiche oppure delle zuppe vegetali mirate per la salute della cute o per il benessere delle articolazioni.

Altro componente basilare di una dieta naturale è il giusto apporto minerale, in particolare del calcio, che in natura viene soddisfatta mangiando anche le ossa della preda. Nella BARF casalinga si può aggiungere calcio e fosforo in polvere, con il giusto rapporto 2:1, essenziale per la crescita scheletrica di cuccioli .

Inoltre sarebbe opportuno aggiungere olio di fegato di merluzzo che apporta vitamine A e D oltre all’olio di salmone che contiene acidi grassi polinsaturi Omega 3.

L ‘alimentazione cruda ha degli indiscutibili vantaggi, ci permette di conoscere l’origine e la composizione del cibo e di evitare additivi e sostanze chimiche ed aromatiche che rendono più appetibile il cibo commerciale, ma con il tempo provocano danni molto gravi al sistema immunitario, come ci conferma il Dottor Alessandro Prota , il quale consiglia vivamente la dieta BARF.

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L’effetto del calore distrugge i nutrienti, molte sostanze infatti sono termosensibili come le vitamine del gruppo B e la vitamina A,ma che sono comunque semplici da integrare.

L a salute dentale migliora grazie al rosicchiamento delle ossa e della carne dura che evita la formazione del tartaro.

Altrettanto indiscutibili sono però i rischi derivati dal consumo di cibo crudo per i nostri animali domestici.

Se la dieta non viene preparata con attenzione si va incontro a squilibri nutrizionali anche seri: le principali problematiche sono legate ad un eccesso proteico per disfunzioni renali o epatiche , contenuto elevato di grassi con rischi di pancreatite, integrazioni vitaminiche inadeguate, rischi igienici. La carne può contenere virus, batteri, parassiti. Alcune malattie come la tubercolosi ed il Toxoplasma possono contagiare anche l’uomo: i nostri animali domestici possono diventare portatori asintomatici e diffonderle mediante le feci. E’fondamentale che i cibi crudi vengano tenuti in congelatore per 48 ore prima di essere consumate per abbattere la carica batterica che potrebbero contenere.

Dall’assunzione di ossa possono derivare alcuni problemi: lesioni orali ,fratture dentali,ossa incastrate nel tratto digestivo con il rischio di perforazione.

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Le uova crude contengono avidina che, legandosi alla biotina, ne provoca la carenza. Inoltre il contenuto di tripsina nell’albume, ostacola la digestione delle proteine. Il pesce crudo contiene tiaminasi che distrugge la tiamina e la trmetilamina che si lega al ferro, provocando carenze.

La dieta BARF inoltre risulta molto pericolosa per gli animali con gastroenterite cronica ed alterazione della flora microbica intestinale che rischiano una sovra infezione batterica. L’elevato tenore proteico la rende controindicata anche per animali che soffrono d’insufficienza renale.

Prima di effettuare un cambiamento così radicale della dieta dei nostri amici a quattro zampe, informiamoci presso il nostro veterinario che sicuramente saprà consigliarci al meglio conoscendo le problematiche dei nostri animali domestici.

Renata Are

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