IRAN ESPERTO TEL AVIV:"ISRAELE DIETRO ATTACCO DRONI,MA GUERRA UCRAINA NON C’ENTRA"

"E’ molto probabile che Israele sia responsabile" dell’attacco con i droni a Isfahan.
A dirlo è l’esperto israeliano Meir Litvak, secondo il quale il fatto che "fonti americane" abbiano subito fatto sapere che è stato Israele "è un messaggio agli iraniani: non fate una rappresaglia contro di noi o paesi del Golfo persico. Gli americani non hanno indicato Israele senza ragione".
Per Litvak, docente di Storia del Medio Oriente ed esperto d’Iran dell’università di Tel Aviv, è improbabile che l’attacco sia legato ai droni iraniani forniti a Mosca per la guerra in Ucraina.
"Dubito veramente che Israele si preoccupi del sostegno iraniano alla Russia, lo è di più per la cooperazione tecnologica russo-iraniana che può aiutare l’Iran a migliorare le sue già impressionanti capacità - ragiona Litvak - Gli iraniani stanno facendo un grande sforzo per trasformare i loro missili balistici in missili ad alta precisione. Dato il loro vasto numero potrebbero porre una sfida oltre le capacità israeliane d’intercettarli una volta che vengono lanciati".
"La grande domanda è se vi sarà una rappresaglia iraniana", sottolinea Litvak, aggiungendo di non poter dare "una risposta chiara". "Potrebbero farlo, ma dubito che cerchino una grande escalation. Potrebbero attaccare obiettivi israeliani in qualche paese asiatico, africano o latino americano, o lanciare qualche drone su Israele, ma sto solo facendo speculazioni", afferma il professore universitario.
"L’Iran - spiega Litvak - è molto sensibile agli attacchi al suo territorio. Potrebbe ’inghiottire il boccone’ di attacchi israeliani a convogli che passano attraverso la Siria portando armi alla milizia sciita libanese Hezbollah o alle sue basi militari in Siria, presumibilmente perché si rende conto che Israele gode di un vantaggio vicino al proprio confine. Ma gli attacchi al territorio iraniano sono umilianti e le dittature non possono tollerare le umiliazioni".
Infine Litvak si dice convinto che l’arrivo oggi a Gerusalemme del segretario di Stato americano Antony Blinken, così come le recenti manovre congiunte israelo-americane Juniper Oak siano solo una "coincidenza". "Queste operazioni - argomenta - richiedono lunghi preparativi e probabilmente Israele ha cercato il momento giusto dal punto di vista militare. La visita di Blinken non è stata preparata da molto tempo".
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