BRASILE, FRENATA DI LULA SULL’INVIO DI ARMI IN UCRAINA

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cms_29210/0.jpgLula fa la sua prima mossa nell’ambito della guerra russo-ucraina, ponendo il veto alla fornitura di munizioni per i carri armati dal Brasile all’Ucraina. La scelta, che risalirebbe allo scorso 20 gennaio, sarebbe giustificata dal fatto di voler mantenere uno status di neutralità ed evitare provocazioni nei confronti di Mosca. La scelta di Lula in realtà è in linea con quanto paventato già durante la campagna elettorale per le presidenziali. In quell’occasione il Presidente verde oro aveva posto Putin e Zelensky sullo stesso piano, ritenendo che ambo due i presidenti avessero la stessa percentuale di responsabilità nella guerra. Lula aveva aggiunto anche che Zelensky dovesse abbandonare l’idea di entrare nella NATO e puntare su un negoziato con Putin per evitare il conflitto. Sempre il Presidente brasiliano aveva attaccato senza mezzi termini gli Stati Uniti e l’UE, rei secondo lui di non aver fatto abbastanza per negoziare con la Russia prima dell’invasione: “Gli Stati Uniti hanno un grande peso politico. E Biden avrebbe potuto evitare la guerra, non incitarla”.

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Oltre alla decisione di non unirsi al blocco occidentale che sta supportando l’Ucraina con l’invio di armamenti, Lula ha inoltre negato di aver ricevuto sollecitazioni dal governo tedesco per l’invio delle armi. La smentita è arrivata anche perché le armi che il Brasile avrebbe potuto spedire a Kiev consistevano in munizioni per i carri armati di fabbricazione tedesca, ovvero i Leopard. Il quotidiano Folha de S. Paulo inoltre ha dato qualche dettaglio in più sulla vicenda, secondo cui lo stop sarebbe arrivato durante un incontro tra i capi delle Forze armate brasiliane, Lula ed il ministro della Difesa,José Múcio, proprio alla vigilia della destituzione del comandante dell’Esercito, Júlio Cesar de Arruda. In tale riunione si era valutata la possibilità di vendere un lotto di munizioni per una somma intorno ai 25 milioni di real, corrispondenti a circa 4,5 milioni di euro.

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Il Brasile, dunque, pur avendo espresso la sua condanna all’Onu per l’invasione russa in Ucraina, conserva la sua posizione di neutralità, per motivi per lo più economici. Ora, visto il contesto, c’è molta attesa per il vertice tra Brasile e Germania in programma proprio quest’oggi. Infatti il cancelliere Scholz è stato in Argentina nella giornata di ieri,oggi a colloquio con Lula e infine nei prossimi giorni raggiungerà il Cile. La visita tedesca rientra nella volontà europea di volersi avvicinare maggiormente all’America Latina, con mire sull’approvvigionamento di materie prime minerali come le terre rare e il litio, fondamentali per la transizione energetica, e nuove opportunità commerciali sulla scia dell’accordo Ue-Mercosur. Con tutta probabilità nel breve periodo anche il capo dell’Eliseo, Emmanuel Macron, seguirà l’azione di Scholz. Sarà da verificare come lo stop alla fornitura di munizioni per l’Ucraina inciderà su questa situazione.

Riccardo Seghizzi

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