‘BABYLON’, NON È UN FILM PER FALSI MORALISTI
Chi ha definito ‘The Fabelmans’ un capolavoro, non può capire l’ultimo lavoro di Damien Chazelle

Un bel film deve sorprendere, meravigliare, shockare, intrattenere senza provocare sbadigli, bloccare il desiderio di smanettare sui social dal telefono cellulare durante la proiezione e far riflettere dopo essere usciti dal cinema. Questo è quello che penso: un bel film deve farti dire “e’ valso la spesa del biglietto”, e Babylon è questo. Sia ben chiaro, non siamo di fronte a un capolavoro della cinematografia, bensì ad una pellicola che ti rimane impressa nella mente al punto da far emergere la voglia di rivederlo almeno un’altra volta. L’ultimo lavoro dell’enfant prodige di Hollywood è provocatorio, osceno, mirabolante e sorprendente. Chazelle, da Whiplash a First Man, passando attraverso La La Land, mi ha davvero sorpreso con la scelta di utilizzare diversi registri scenici e narrativi per confezionare un film che definisco fuori dai canoni hollywoodiani, intrisi molto spesso di falso moralismo.
Babylon non è un film piatto come The Fabelmans, l’inutile quasi- biografia di Spielberg, che mi ha provocato davvero noia e sonnolenza. È una corsa sulle montagne russe, con la musica che pervade lo spettatore catturandone l’attenzione in un crescendo di sensazioni piacevoli e a volte disgustose, ma pur sempre emozionanti. Non c’è azzardo metaforico nell’accostare Babylon all’attrazione per antonomasia dei Luna Park. In tanti hanno paura di salirci, ma tutti anelano di farci un giro prima o poi. Ti porta in alto durante gli intensi primi piani di Margot Robbie, per poi farti scendere in picchiata, quando un elefante riempie letteralmente la scena svuotando violentemente il suo intestino.
Tanti hanno parlato male del film di Chazelle, un po’ per partito preso, un po’ per timore reverenziale nei confronti dei falsi moralisti e perbenisti dell’Accademy o dell’Hollywood Foreign Press Association, ma sicuramente Babylon, è un film che rompe gli schemi, così come furono Ultimo Tango a Parigi, Satyricon di Fellini, Arancia Meccanica o Pulp Fiction di Tarantino, solo per citarne alcuni. È un film destinato a far parlare di sé e che merita indubbiamente di essere visto assolvendo in pieno quello che dovrebbe essere lo scopo di qualsiasi manifestazione della creatività umana...far riflettere, trasmettere emozioni e generare sensazioni, non necessariamente le stesse per tutti i fruitori. Che piaccia o meno, è comunque un’opera destinata ad essere ricordata per molto tempo.
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Patrizio Pesce
Anche se piuttosto lungo, reputo il film "Babylon" un vero capolavoro grazie soprattutto al regista Damien Chazelle (premio Oscar per la regia di "La La Land", altro capolavoro), della meravigliosa attrice Margot Robbie e di Brad Pitt. Trovo inoltre molto belle le fotografie delle varie locandine, ma non conosco il nominativo del fotografo di scena. Qualcuno/a può aiutarmi, per favore? Ne sarò molto grato....
Commento del 14:52 31/01/2023 | Leggi articolo...
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