La “Morte”…in copertina
IL SEMPRE PIU’ LABILE CONCETTO DI “SANO”!

La cover di novembre del patinato mensile di moda MARIE CLAIRE, ha scatenato furiose polemiche che hanno generato un’ondata di indignazione soprattutto nel mondo del web e di riverbero sulla carta stampata, divenendo oggetto di molti talk televisivi.
Nella famigerata cover appare una modella decisamente magra, per usare un eufemismo, dall’aria triste ed emaciata, ma la cosa più sconvolgente, a mio modestissimo parere, è stata la replica del Direttore del giornale (Antonella Antonelli) che candidamente ha detto che la modella in questione per lei è una “sana” taglia 38 come ce ne sono tante in giro per le nostre strade.
Sottolineando, inoltre, che protagonista della cover del mese precedente, era una modella, a suo parere, più formosa, ribadendo che il giornale non rappresenta un solo tipo di donna, ma tutte le donne. Sono andata immediatamente a ripescare la cover di ottobre, e cosa scopro?, che per il Direttore di MARIE CLAIRE, una donna formosa indossa la taglia 40!
Avrebbe fatto meglio a tacere, è stata una replica debole, offensiva per le donne comuni, soprattutto perché è stata proprio una donna a pronunciare quelle parole. Nei miei tanti anni di lavoro nel mondo della moda ho visto pochissime sane taglie 38, soprattutto se parliamo di ragazze che sono alte minimo 1,75 cm…e quante ne vediamo camminare per strada di taglie 38?, soprattutto quando si parla di donne mediterranee, che in media indossano la taglia 44? La cosa più sconcertante è stato l’assoluto silenzio del mondo della moda, degli stilisti e delle fashion blogger, alcune, in modo patetico, hanno difeso il Direttore dicendo che così si perseguita le povere e insicure filiformi ragazze, incitandole a resistere, perché chi parla è solo invidioso…parole incommentabili! Ma un Direttore di un importante giornale non può permettersi di far passare, o ancor peggio, giustificare, un messaggio assolutamente distorto che porre in copertina donne con la taglia 38-40 significa rappresentare la maggior parte delle donne. E’ un messaggio falso, ma soprattutto pericolosissimo, deve essere ribadito con forza, senza false ipocrisie, dietro le quali molti stilisti, agenzie di modelle e giornali di moda si trincerano. E’ giunto il momento di dire basta! A questo gioco al massacro sulla pelle delle donne! bisogna che noi donne, la fonte di guadagno per la moda, cominciamo a boicottare certi giornali, a non comprare più le griffe che propongono solo taglie 38-40, riprendendoci la nostra libertà, perché la moda è divertimento, è poter esprimere la propria personalità, non deve diventare una pistola puntata, pronta a sparare, per uccidere la diversità, uniformando le donne su canoni estetici irraggiungibili ed innaturali. Perché la moda diventa sempre più mortificante per le donne, soprattutto per le giovanissime, che davanti a certi modelli, si sentono costantemente inadeguate? Nessuno mi accusi di omofobia e faciloneria, ma c’è da fare i conti anche con l’omosessualità, fortissima, nel mondo della moda. Chi sceglie le modelle non è un mondo maschile, ma in maggioranza omosessuale, dagli stilisti, alle retrovie, i quali, a canoni di femminilità spiccata, preferiscono canoni decisamente più androgini.
Che fine hanno fatto le bellissime top model degli anni ottanta- novanta, sinonimo di una bellezza piena, sana, sexy e desiderabili, sinonimo di perfezione che portavano splendidamente una taglia 42, (ancora a la portata di molte), erano donne che trasmettevano un sano messaggio di prendersi cura di sé, ma senza cadere negli eccessi, promuovevano lo sport con i loro corpi scolpiti, non gli scheletri che vediamo oggi, che danno la sensazione che il solo respirare è un lavoro faticoso per loro.
La bellezza era una taglia 42 non 38. Oggi sarebbero state tutte respinte dalle varie agenzie di modelle perché ritenute “grasse!”.
Assurdo, ma d’altronde la bellissima, Claudia Schiffer, aveva un bacino di 90 cm.(perfetto), oggi, una modella, con gli stessi centimetri, è stata apostrofata come grassa da un’agenzia di modelle, che le ha consigliato di dimagrire mangiando una mela al giorno. Oppure gli “angeli” che sfilano per una nota marca di lingerie, che devono solo bere quattro litri di acqua al giorno, nei tre giorni che precedono la sfilata. Assistere ad una sfilata con loro, vere padrone della passerella, era un vero spettacolo, grazie soprattutto al loro “inventore e pigmalione”, Gianni Versace, che così presto ci ha lasciato e che tanto avrebbe ancora dato alla moda. Oggi, invece, si vedono sfilare manichini viventi, senza personalità, senza alcuna bellezza e soprattutto con uno sguardo triste e perso nel vuoto, dove dal loro viso il sorriso è stato cancellato. In quegli anni alla fine di ogni sfilata, uomini ammaliati da tali fulgide bellezze, facevano l’impossibile per avvicinarle, i manichini viventi di oggi, non sono degnati di alcun sguardo maschile. Eppure molte donne, soprattutto giovanissime, si ostinano, nella errata convinzione, a massacrarsi, ritenendo che agli occhi degli uomini possano apparire più attraenti. Il mondo della moda dovrebbe farsi un serio esame di coscienza, come tutti i giornali patinati, e il mondo del web, quello più seguito dalle giovani donne, censurando modelli sbagliati che creano, veri e propri, disastri psicologici e fisici. Perché di troppa magrezza si muore, bisogna dirlo con forza, che l’anoressia comincia ad insorgere anche in paesi e culture in cui era sconosciuta: asia e paesi musulmani, perché, i nuovi ricchi, pur di infilarsi un capo griffato, ricorrono anche all’impensabile, solo perché le grandi griffe hanno capi taglia 38 e 40. E soprattutto, sappiate, che la maggioranza, delle modelle che sfilano oggi in passerella, hanno un’età che varia dai 13 ai 16 anni, sono bambine vestite da donna, l’età scende per poter avere corpi sempre più acerbi, quindi come possiamo pensare noi donne di 20,30,40 anni e più di avere la fisicità che avevamo a quell’età?. La maggior parte delle foto patinate che ritraggono modelle già magrissime, subiscono un’ulteriore “cura dimagrante” grazie all’uso del photoshop.
Ricordate sempre che la moda dovete dominarla e mai farvi dominare dai suoi nonsense, deve restare, sempre, puro divertimento, non causa di frustrazioni e senso di inadeguatezza. Anche trattando una rubrica che alcuni di voi possono ritenere frivola, come la moda e le sue tendenze, non potevo, anch’io, facendo parte di questo mondo, tacere su quest’increscioso episodio, oggi è arrivato il tempo di parlare e non nascondersi dietro false ipocrisie, oggi bisogna denunciare e dire con forza che alcuni modi di pensare di chi vive nel mondo della moda sono distorti, pericolosi e non più accettabili. Voglio concludere con la leggerezza, che dovrebbe contraddistinguere questa rubrica, con gli ultimi trend, ancora non sono pervenuti sulle nostre strade, ma che tutte le vere trendsetter hanno sfoggiato nelle sfilate per la prossima primavera-estate 15/16, avvisandovi anticipatamente che sarà difficile, ma non impossibile, scovarle nei negozi. Più facile se vi affiderete allo shopping online.
Non lasciatevi scappare tutti i negozi di vintage della vostra zona alla ricerca di un bomber, tendenza fortissima, soprattutto bomber dal gusto retrò, perfetto da abbinare con il vostro jeans preferito.
Grande impatto avranno le stampe cartoons, giacche, felpe o una semplice e più portabile t-shirt, potrete portare con voi il vostro cartoon preferito,(io sono una Simpson dipendente!), forse in una giornata grigia potrà strapparvi un sorriso.
E poi tante scritte, gireranno per le nostre strade camicie ispirate dalle frasi più irriverenti…le più cool? quelle con scritte sul retro e pulite sul davanti.
Le nostre borse avranno le forme più strane, da quelle a forma di bocca, di lattina, di animali. Alle sfilate se ne sono viste di ogni foggia, ma se non volete attirare sguardi curiosi su di voi, anche un charms, o meglio più d’uno, spiritoso, da appendere alla vostra borsa a seconda dell’occasione che vi apprestate a vivere.
E poi c’è lui: il calzino, ormai è una vera e propria mania, comprateli di tutti i colori e fantasie, da portare sia di giorno con un pantalone modello coulotte e scarpe maschili, sia di sera, portato con una gonna svasata o un vestito longuette sopra le vostre calze preferite. L’abbinamento da vera trendsetter è: calzino con sandalo, superfluo dirvi che torneremo ad indossare le calze, non solo nere, ma colorate, con ricami e decorazioni, da prestare però, particolare attenzione a due cose fondamentali: la vostra età e la vostra gamba, meglio astenersi, che essere ridicole.
Ultima tendenza, ma secondo me la più chic è usare lo stivale cuissardes (di cui vi ho già parlato) come fosse una calza, coprirà interamente la vostra gamba, rendendo portabile anche il vestito più corto, la gamba apparirà immediatamente più lunga ed affusolata. Con tacco basso portato sui jeans e sarete perfette di giorno, con tacco alto e vestito e sarete pronte per una serata speciale.
La buona notizia è che finalmente non soffriremo più il freddo, diremo addio a Carrie Bradshaww, protagonista della fortunata serie tv Sex and the city, che sfidava il freddo pungente di New York a gambe rigorosamente nude e che tutte noi abbiamo imitato. Ora è davvero tutto…scappo, vado a fare i miei ultimi acquisti…giuro!…forse meglio di no!...calzini e a trovare quel cuissardes che, sono certa, mi rapirà il cuore!
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Patrizio Pesce
Qualcuno o qualcuna, potrebbe spiegarmi perché la maggioranza delle modelle DEVONO sfilare indossando bellissimi abiti SENZA SORRIDERE NEANCHE’ UN PO’, con un volto emaciato ed un corpo che, molto spesso, è al limite dell’anoressia?...
Commento del 10:56 26/01/2023 | Leggi articolo...
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