È FINITA LA BATTAGLIA DI ARCHIE

Staccata la spina al dodicenne. Un caso che sta dividendo l’opinione pubblica

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Dopo una lunga battaglia legale, il dodicenne Archie Battersby è morto a seguito dell’interruzione della ventilazione artificiale. Lo ha riferito la madre, Holly Dance. “Un bambino così bello, ha lottato fino alla fine”, ha commentato la donna ai giornalisti fuori dall’ospedale. Il dodicenne, entrato in coma quattro mesi fa, ha esalato l’ultimo respiro circondato proprio dalla madre e da altri familiari. “Ho fatto tutto quello che avevo promesso per mio figlio", ha aggiunto la Dance ai microfoni di Sky News.

cms_27063/Foto_1.jpgIl 7 aprile, il bambino è stato trovato privo di sensi sui gradini della sua casa di Southend, nell’Essex, con una corda intorno al collo. La dinamica dell’incidente, che alcuni ritengono sia stato causato da una pericolosa challenge lanciata online, non è chiara; il dodicenne ha subito danni cerebrali permanenti ed è stato ricoverato in un ospedale locale prima di essere trasferito al Royal London Hospital, dove i medici lo hanno scollegato dalla macchina che gli permetteva di respirare.

Il tragico incidente ha nuovamente suscitato un dibattito sul sistema di protezione dei minori quando, come in questo caso, viene meno la fiducia tra famiglia e medici. La signora Dance ha lottato per mesi contro le autorità mediche e giudiziarie per prolungare la vita del figlio ed evitare una morte programmata. Ma dopo una serie di ricorsi al Tribunale della Famiglia del Regno Unito, alla Corte Suprema del Regno Unito e poi alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, il suo percorso legale si è concluso venerdì 5. Anche l’intervento della Commissione delle Nazioni Unite per le persone con disabilità non è riuscito a cambiare la situazione.

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"Tutte le vie legali sono state esaurite. La famiglia è devastata” ha riferito un portavoce, mentre i genitori di Archie gli stavano dando l’ultimo saluto. In quegli istanti, alcuni cittadini si sono fermati all’esterno della clinica dando vita ad una silenziosa veglia funebre in onore del piccolo.

Daniela Diaferio

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