GIOVANI EUROPEI TRA PRODOTTI CONTRAFFATTI E DIGITAL PIRATERIA

Pubblicati i dati dell’indagine dell’EUIPO

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L’edizione 2022 della scheda di valutazione sui giovani e la proprietà intellettuale, pubblicata l’8 giugno dall’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale (EUIPO), fornisce un aggiornamento sui comportamenti dei giovani nei confronti delle violazioni della proprietà intellettuale in un contesto post-pandemia.

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L’EUIPO è una delle più grandi agenzie decentrate dell’UE, con sede ad Alicante (Spagna). Classificato come l’ufficio della proprietà intellettuale più innovativo al mondo nel 2021, l’EUIPO gestisce la registrazione dei marchi dell’Unione europea (MUE) e dei disegni e modelli comunitari registrati (DMC), entrambi intesi a proteggere la proprietà intellettuale in tutti gli Stati membri dell’UE. Svolge inoltre attività di cooperazione con gli uffici di proprietà.

L’indagine esamina i due aspetti delle violazioni della proprietà intellettuale: le tendenze tra i giovani nell’acquisto di prodotti contraffatti e nell’accesso a contenuti piratati, a partire dal 2016.

Lo studio del 2022 fa seguito alla prima e alla seconda edizione della scheda di valutazione sui giovani e la proprietà intellettuale, pubblicate nel 2016 e nel 2019. Scopo della ricerca è comprendere le percezioni e i comportamenti dei giovani rispetto alla proprietà intellettuale nel momento in cui accedono a contenuti digitali o acquistano prodotti fisici. L’analisi quantitativa relativa al 2022 è stata condotta su un totale di 22 021 giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni nei 27 Stati membri dell’UE, tra il 7 e il 28 febbraio 2022. La scheda di valutazione dei giovani 2022 contiene informazioni quantitative e qualitative riguardanti l’atteggiamento e i comportamenti dei giovani consumatori e valuta le tendenze osservate rispetto allo studio precedente del 2019. Esamina inoltre nuovi settori, aiutando così parti interessate e responsabili politici ad adeguare gli sviluppi politici e a elaborare iniziative di sensibilizzazione pertinenti.

Più della metà (52 %) degli europei intervistati di età compresa tra i 15 e i 24 anni ha riferito di aver acquistato almeno un prodotto contraffatto online nell’ultimo anno, intenzionalmente o accidentalmente, e un terzo (33 %) ha riferito di aver effettuato l’accesso a contenuti digitali da fonti illegali.

Tra coloro che hanno agito intenzionalmente, il 37 % ha acquistato un prodotto contraffatto e il 21 % ha utilizzato, riprodotto, scaricato o fruito in streaming di contenuti da fonti illegali.

In Italia il 27 % dei giovani ha acquistato intenzionalmente un prodotto contraffatto e il 24 % ha effettuato l’accesso a contenuti piratati in modo consapevole.

D’altra parte, il 60 % dei giovani europei ha riferito di preferire l’accesso a contenuti digitali provenienti da fonti legali, rispetto al 50 % del 2019. In Italia, questa percentuale corrisponde al 61 % dei giovani.

Il prezzo e la disponibilità restano i fattori principali per l’acquisto di prodotti contraffatti e per la pirateria digitale, ma anche l’influenza sociale e dei coetanei è sempre più importante.

Le minacce informatiche, la frode informatica e l’impatto ambientale sono tra i principali deterrenti.

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Acquisto di prodotti contraffatti

In linea con il contesto post-pandemia, la nuova indagine ha confermato che il 37 % dei giovani ha acquistato intenzionalmente uno o più prodotti contraffatti, il che rappresenta un aumento significativo rispetto ai risultati precedenti (14 % nel 2019). La cifra varia notevolmente da un paese all’altro: la percentuale più alta si registra in Grecia (62 %) e la più bassa nella Repubblica Ceca (24 %).

I prodotti contraffatti che i giovani acquistano intenzionalmente più spesso sono abbigliamento e accessori (17 %), seguiti da calzature (14 %), dispositivi elettronici (13 %) e prodotti per l’igiene, cosmetici, prodotti per la cura della persona e profumi (12 %).

Ma i giovani acquistano prodotti contraffatti anche a causa di indicazioni fuorvianti: l’acquisto non intenzionale di prodotti contraffatti si attesta altresì al 37 % ([1]), e gli intervistati hanno dichiarato di avere difficoltà a distinguere i prodotti autentici da quelli contraffatti. Il 48 % non aveva acquistato tali prodotti o non era certo di averli acquistati o meno.

Pirateria online

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Per quanto riguarda i contenuti digitali, l’accesso da fonti legali sta guadagnando terreno tra le generazioni più giovani. Il 60 % afferma di non aver utilizzato, riprodotto, scaricato o fruito in streaming di contenuti da fonti illegali nell’ultimo anno rispetto al 51 % nel 2019 e al 40 % nel 2016, confermando così la tendenza in atto.

Tuttavia, la pirateria intenzionale rimane stabile, con il 21 % dei giovani consumatori (uno su cinque) che ammette di aver effettuato l’accesso a contenuti piratati consapevolmente negli ultimi 12 mesi. Una percentuale significativa di giovani è stata indotta ad accedere a contenuti piratati da indicazioni fuorvianti. Il 12 % ha effettuato l’accesso a contenuti illegali accidentalmente e il 7 % non sa se lo abbia fatto. Il principale tipo di contenuti piratati era costituito da film (61 %) e serie televisive (52 %), seguiti da musica (36 %), utilizzando principalmente siti web, app e canali di social media dedicati. Alla luce dei nuovi risultati, il Direttore esecutivo dell’EUIPO, Christian Archambeau, ha dichiarato quanto segue:

Questa terza edizione della scheda di valutazione del rapporto tra i giovani e la proprietà intellettuale, pubblicata nel corso dell’Anno europeo dei giovani, conferma le tendenze rilevate nelle edizioni precedenti e offre approfondimenti più dettagliati sulle percezioni e sull’atteggiamento dei giovani. In un momento in cui il commercio elettronico e il consumo digitale registrano una crescita significativa, l’aumento di acquisti intenzionali e involontari di prodotti contraffatti costituisce una tendenza preoccupante. La pirateria non diminuisce, anche se i giovani consumatori preferiscono sempre più contenuti provenienti da fonti legali. Questa nuova analisi fornisce un prezioso strumento per aiutare parti interessate, responsabili politici, educatori e organizzazioni della società civile a elaborare iniziative di sensibilizzazione per sostenere le scelte informate dei nostri giovani cittadini e consumatori.

Fattori chiave alla base dell’acquisto di prodotti contraffatti e dell’accesso a contenuti piratati

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Mentre il prezzo e la disponibilità continuano a essere le ragioni principali per cui si acquistano prodotti contraffatti e si accede a contenuti piratati intenzionalmente, le influenze sociali, come il comportamento di familiari, amici o persone di propria conoscenza, stanno guadagnando terreno in modo significativo.

Tra gli altri fattori si annoverano il disinteresse riguardo alla legittimità o meno del prodotto (o della fonte del contenuto), la mancata percezione di qualsivoglia differenza tra i prodotti originali e quelli contraffatti nonché la facilità di reperire od ordinare prodotti contraffatti online. Un intervistato su 10 ha fatto riferimento a consigli da parte di influencer o persone famose.

Che cosa spinge i giovani a pensarci due volte?

Sia per i prodotti che per i contenuti digitali, i giovani hanno indicato i rischi personali di frode informatica e le minacce informatiche come fattori importanti in grado di frenare i loro comportamenti. Inoltre, attualmente i giovani intervistati menzionano più spesso una migliore comprensione dell’impatto negativo sull’ambiente o sulla società.

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Maggiori approfondimenti sull’indagine dell’EUIPO:

https://euipo.europa.eu/ohimportal/it/web/observatory/ip-youth-scoreboard


([1]) Le cifre relative al 2022 non totalizzano il 100 % poiché per una determinata categoria di prodotti, a un certo punto nel corso degli ultimi 12 mesi, gli intervistati potrebbero aver acquistato sia intenzionalmente sia involontariamente un prodotto contraffatto.

Ilaria Leccese

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