TRUMP VERSO USA 2024
Alle primarie delle prossime elezioni si impongono i suoi candidati

Donald Trump viaggia a vele spiegate verso le elezioni presidenziali del 2024. L’ex capo di Stato non ha mai veramente digerito la cocente sconfitta inflittagli da Joe Biden, giurando vendetta sul suo contendente al round successivo. Il suono della campana si sta lentamente avvicinando, e il tycoon ci tiene a salire preparato sul ring. Lo scorso presidente non molla la presa sul Partito Repubblicano, anzi: i candidati a lui afferenti si impongono senza particolari problemi alle primarie in Ohio. I due vincitori sono Max Miller, ex consigliere del tycoon, e JD Vance: il primo trionfa alla Camera, il secondo al Senato. Il successo di quest’ultimo è di particolare importanza: il trentasettenne Vance dovrà vedersela, nelle elezioni di metà mandato di novembre, con Tim Ryan per sostituire il repubblicano Rob Portman. Si prospetta, quindi, la possibilità di mantenere il controllo del Senato per i “rossi”.
Il democratico Ryan, dal canto suo, si è facilmente sbarazzato della legale progressista Morgan Harper e il manager di information technology Traci Johnson. “Voglio che la nostra manifattura diventi una potenza nel mondo – afferma salendo sul palco dopo il successo – voglio aiutare questo Paese a scavalcare la Cina”. Gli osservatori e gli esperti, a ragione, credono che un trionfo di Vance aiuterebbe Trump a rafforzare la sua posizione nel Partito Repubblicano. Anche se, a dirla tutta, il tycoon non ha ancora data per scontata la sua discesa in campo nonostante i suoi proclami di battaglia. Tanto tuonò che non piovve? Ancora difficile dirlo, ma questi risultati potrebbero convincerlo a tentare l’assalto al secondo mandato presidenziale. La presenza dell’ex presidente è stata decisiva per la rimonta di Vance, partito inizialmente in svantaggio contro Josh Mandel e Mike Gibbons.
Trump stesso, ad ora, si dice “sollevato” di questa vittoria. Inoltre, Vance, in passato, si era definito come un never-Trump-guy per poi cambiare le sue posizioni; ha definito le primarie in Ohio “una battaglia per l’anima dei repubblicani”. Anche la vittoria di Miller è una conferma della popolarità del tycoon: l’ex consigliere della Casa Bianca, infatti è riuscito ad andare oltre le accuse di abusi da parte dell’ex fidanzata. Questa “battaglia per l’anima dei repubblicani” si combatterà tra quelli dell’establishment e i sostenitori di Trump, intenzionati a combattere per le posizioni più populiste. Complici gli avvenimenti mondiali, che inevitabilmente catalizzano l’attenzione di chi è in carica, dal lato democratico non si muove ancora pressoché nulla. I “blu” devono ancora fare la loro mossa, ma quando la prima pedina sarà mossa partirà un’altra lunga e intensa epopea per decidere il futuro degli Stati Uniti d’America.
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