PNRR, CRESCE L’OFFERTA DEI SERVIZI PRIMA INFANZIA
Desertato il bando per la "realizzazione di Asili Nido e Servizi Integrativi, comprese le sezioni Primavera"

L’edilizia scolastica, l’investimento sugli asili nido, le politiche che contrastano la dispersione scolastica, rappresentano nella pianificazione territoriale, gli strumenti ineludibili per rompere la povertà educativa. Welfare e conciliazione: il ruolo fondamentale dei servizi per la prima infanzia.
Il bando per gli asili nido Ministero dell’Istruzione è stato prorogato al 31 marzo. Poche le domande al Sud, si teme il fallimento del piano. Straordinaria risposta per quanto riguarda le palestre; ottima la risposta per quanto riguarda le mense.
Dall’analisi micro-territoriale e geo-referenziata dell’offerta le regioni del Sud non avrebbero risposto particolarmente bene al bando, finanziato con il Pnrr, relativo alla realizzazione degli asili nido, e dunque all’incremento del personale educativo ma soprattutto all’aumento dei posti-neonato entro i nidi. La maglia nera va alla Campania, ma è andata male anche in Sicilia e Calabria. Mentre la Puglia ha fatto richieste superiori allo stanziamento per la regione. Il ministero, dunque, sposta la scadenza del bando dal 28 febbraio alle ore 15.00 del giorno 31 marzo 2022, tentando di rimediare a quello che sembra un flop con una strategia temporale. L’avviso intende far crescere l’offerta di servizi educativi sia per la fascia 0-2 (asili nido), sia per la fascia 3-6 (scuole dell’infanzia), grazie alla realizzazione di nuovi spazi o alla messa in sicurezza di strutture già esistenti. Sono stati stanziati 2,4 miliardi di euro per gli asili nido e 600 milioni per le scuole dell’infanzia. Per innovare è necessario dapprima monitorare e affrontare le vivacità e le criticità dei territori che sono alla base degli obiettivi minimi.
Per evitare un arretramento in questo importante segmento del percorso educativo occorrerà maggiore supporto delle istituzioni di livello centrale, locale e regionale, molte delle quali si stanno attivando per introdurre misure volte a sostenere le famiglie, i nidi e i servizi integrativi pubblici e privati nel fronteggiare l’emergenza sanitaria ed economica e per favorire un riequilibrio territoriale dei servizi riducendo quei divari territoriali che si accumulano da decenni.
L’avviso di proroga
I termini per la presentazione delle candidature, sono stati differiti al 31 marzo 2022.
Le modalità di inoltro delle candidature restano le medesime indicate nel citato avviso pubblico prot. n. 48047 del 2 dicembre 2021, esclusivamente attraverso il sistema informativo predisposto, accedendo al seguente link del portale del Ministero dell’istruzione dedicato al Piano nazionale di ripresa e resilienza
L’obiettivo per la prima volta in legge di bilancio ha definito e finanziato i livelli essenziali per le prestazioni degli asili nido. Quindi tutti i Comuni dal nord al sud dovranno garantire a assicurare dei livelli minimi, che corrispondono a 33 posti ogni 100 bambini residenti. Un intervento che mira ad equiparare tutte le regioni del nostro Paese sul fronte dei servizi per l’infanzia “Sul tasso di copertura degli asili nido si va da punte anche del 33 o del 34% in alcune regioni del centro nord, per scendere ben sotto il 14% in alcune regioni del mezzogiorno”. L’obiettivo del 33% di posti garantiti diventa quindi obiettivo nazionale. Perché le basi gettate nei primi anni di vita condizioneranno tutto il percorso successivo determinante sulle prospettive future per il minore.
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