"IL G-20 CONVOCHERÀ UN VERTICE STRAORDINARIO SULL’AFGHANISTAN"

Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha fatto sapere che mercoledì 12 ottobre si terrà un incontro straordinario del Gruppo delle 20 grandi economie per discutere dell’Afghanistan. L’Italia detiene la presidenza di turno del G20 quest’anno e Draghi ha recentemente discusso della questione afghana con altri leader mondiali - tra cui il russo Vladimir Putin e il cinese Xi Jinping - nel tentativo di organizzare un incontro speciale per definire strategie per affrontare la crisi. La comunità internazionale deve anche elaborare un piano per evitare che l’Afghanistan diventi un rifugio per i militanti, ha affermato.
L’incontro straordinario del G20 si svolgerà a poche settimane dal vertice dei leader in programma a Roma il 30 e 31 ottobre. Draghi ha affermato che parteciperanno anche Qatar, Fondo monetario internazionale, Banca mondiale e Nazioni Unite.
La crisi afghana sta alimentando le preoccupazioni all’interno dell’Unione Europea per il rischio di massicci flussi di migranti; alcuni Stati membri si sono già opposti ai piani per l’accoglienza dei rifugiati. Dopo aver preso il controllo dell’Afghanistan, secondo quanto riferito da un funzionario, i talebani hanno annunciato che avrebbero ripristinato l’uso di severe punizioni per i trasgressori, comprese amputazioni ed esecuzioni, e avrebbero posto un freno ai diritti delle donne.
Roma ha affermato che la sistematica violazione dei diritti delle donne rende impossibile il riconoscimento dell’amministrazione talebana, ma ha esortato il governo straniero a garantire sostegno finanziario ai civili afghani. "Credo che sia dovere dei paesi più ricchi del mondo fare qualcosa per evitare una catastrofe umanitaria" ha detto Draghi.
Sempre il prossimo 12 ottobre avrà luogo a Sorrento la riunione dei Ministri responsabili per il commercio internazionale del G20. Con la Ministeriale commercio del G20 la Presidenza italiana intende portare la riforma dell’OMC al centro dell’agenda, fornendo un impulso politico ad un processo inclusivo di riforma istituzionale dell’organizzazione per rilanciare il multilateralismo commerciale. La Dichiarazione Ministeriale di Sorrento rispecchierà le suddette priorità riflettendo l’andamento della riunione.
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