LE PEN E HIDALGO SI CANDIDANO CONTRO MACRON
Elezioni presidenziali previste per il prossimo 10 aprile

Anne Hidalgo, sindaca socialista di Parigi, entra ufficialmente in campagna elettorale per le presidenziali che si terranno il 10 aprile 2022; contro di lei è candidata Marie Le Pen, leader del Rassemblement National. Per quanto avversarie, entrambe sfideranno l’attuale Presidente Macron e l’ex negoziatore dell’Europa per la Brexit, il Repubblicano Michel Barnier.
A tal proposito, la Hidalgo ha dichiarato, durante il suo primo discorso a Rouen in quello che sembrava un vero e proprio attacco al presidente in carica, di voler mettere fine all’arroganza e al disprezzo, offrendo un futuro ai figli dei francesi e non solo. Il suo programma punta su una Repubblica decentralizzata, più vicina ai cittadini ed alle loro necessità, capace di perseguire al tempo stesso importanti obiettivi ambientali, primo fra tutti quello di abbassare drasticamente le emissioni di carbonio.
Il successo della Hidalgo sembra essere scontato considerato il supporto di Olivier Faure, primo segretario dei socialisti, in corsa, nuovamente, per la guida del partito. La sua candidatura ora dovrà passare per le «primarie interne»: i militanti socialisti, dopo il congresso che previsto per il prossimo weekend, saranno chiamati a votare il candidato per le presidenziali del 2022.
Anne Le Pen, invece, lascia la presidenza del movimento per candidarsi: per la terza volta, dopo il 2012 e il 2017, si propone alla presidenza. Il suo scopo è quello di restituire “la Francia ai francesi”. Nel partito di estrema destra Front National campeggiavano le parole: “immigrazione”, “antieuropeismo”, “sicurezza”; pare che però, in vista di questa candidatura, “l’antieuropeismo” non sia presente: i nuovi principali focus sarebbero la sicurezza e l’ambiente.
Anche i Repubblicani sembrano voler candidare una donna: il nome che potrebbe uscire è quello di Valérie Pécresse, già ministra e ora presidente del consiglio regionale dell’Île-de-France.
Altri candidati alla corsa sono Jean-Luc Mélenchon, Fabien Roussel e Philippe Poutou, tutti di sinistra, e Arnaud Montebourg del centrosinistra, i quali però starebbero raccogliendo pochi consensi rispetto alla concorrenza.
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