LA CHIESA PER TUTTI
Bergoglio manda via il vescovo di Solsona in Spagna

"Mi domando se il fenomeno crescente della confusione sull’orientamento sessuale di molti adolescenti, non si debba imputare nella cultura occidentale alla figura paterna". Questa scioccante dichiarazione è stata fatta da un vescovo, può suonare strano ma è la triste realtà dei nostri giorni. Monsignor Novell Gomà non è un vescovo anziano anzi, nel 2010 è stato nominato vescovo da Benedetto XVI all’età di 41 anni. Un segno dei tempi, una svolta pastorale esortavano in tanti. Indubbiamente Gomà ha avuto molto potere, non solo per la sua giovane età ma soprattutto per la sua diocesi. Purtroppo, nonostante le aperture del Papa al mondo omosessuale molti sacerdoti e prelati restano ancorati alle loro convinzioni.
Fede e tradizione vanno a braccetto e nessuno vuol negarlo, ma questa dichiarazione lascia molto spazio a riflessioni ambigue sulla chiesa. Se da una parte abbiamo un Bergoglio aperto a capire la trasformazione del mondo, dall’altra parte abbiamo un clero chiuso e arroccato, che non lascia spazio a nessuna forma di dialogo. Per questo, la decisione di Francesco di mandarlo via è sacrosanta, dimostrando che la chiesa deve cambiare assolutamente volto.
Ovviamente, gli organi di stampa vaticana tentano di far passare il messaggio come una scelta volontaria del prelato legata a motivi strettamente personali. La realtà, invece, è un’altra; ma sappiamo bene il modus operandi della chiesa, capace di far passare per buono ciò che in realtà è torbido. Per questo, al vescovo Gomà è stato caldamente consigliato a dimettersi parafrasando la volontà di Francesco. A nulla sono servite le giustificazioni del sindaco di Solsona, David Rodriguez, e le successive scuse dello stesso Gomà, perché l’immagine stessa della chiesa era stata toccata e nulla può essere smentito nell’era dei social.
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