GENNAR

Jacob Jordaens (Anversa, 19 maggio 1593 – Anversa, 18 ottobre 1678) è stato un pittore fiammingo, fra i maggiori del XVII secolo
(in dialetto abbiatense)
Gennar
Ma pias l’inverna perché l’amour al foeugh con foeura
al frecc che ’l sgagna i oss ma l’han mostraa i nost vecc
e ‘l teatrin del vin do’ che i facc hin mascher russ saltaa
foeura del miracul de vess chì intorna a ‘n taul, che del legn,
del mergasc, del rampàt e sbattet lì su a gamb ’vert, al gh’ha
i memori. Cramento al frecc can che feva! T’al sa rigordet
che temp de luff? De quel foeugh là, tì, ta see anmu ‘n quejcòss?
Traduzione:
Gennaio
Mi piace l’inverno, perché l’amore al fuoco con fuori
il freddo che morde le ossa me l’hanno insegnato i nostri vecchi
e il teatrino del vino dove le facce sono maschere rosse sortite
dal miracolo d’essere qui attorno a un tavolo che del legno,
delle stoppie, dell’afferrarti e sbatterti lì su a gambe aperte, ha
le memorie. Caspita il freddo che faceva! Te lo ricordi
che tempo da lupi? Sai ancora qualcosa, tu, di quel fuoco?
Punto di riflessione...
Maria Casalanguida:
Ogni scritto di Luis Balocchi coinvolge ed affascina perché trascina in un mondo fantastico e reale, crudo e tenero, appassionato e freddo. Il dialetto è una lingua estranea, ma di casa.
Il tempo? il tempo si ferma e di nuovo inizia a scorrere mentre Luis ne recepisce gli stimoli, li tiene stretti nella sua memoria perché diventino il suo rifugio e custodiscano la sua anima segreta.
Il freddo? no, non lo ricordiamo, ma lo sentiamo e ne sappiamo molto! Il fuoco? Sì, sappiamo anche di lui: dicono che ormai raramente riesce ad illuminare.
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